E’ una stele in marmo in bassorilievo raffigurante la divinità greca Persefone sopra una breve iscrizione punica.
La stele si trova nel Museo archeologico di Torino, con numero di inventario 50782. L'iscrizione punica è nota come KAI 82 e CIS I 176.
Fu pubblicata per la prima volta nel 1881, sebbene fosse conservata nel museo di Torino già da diversi anni. Il curatore del museo all'epoca, Ariodante Fabretti, inviò il materiale a Ernest Renan sostenendo che la stele fosse arrivata al museo per il tramite di un console italiano a La Goulette e che, di conseguenza, provenisse dalle rovine di Cartagine.
Tuttavia, nel 1988, Maria Giulia Amadasi Guzzo e Serena Maria Cecchini hanno sostenuto che il reperto potrebbe invece provenire dalla Sardegna, come molti altri reperti punici nel museo di Torino: "La formula usata nell'iscrizione è nota, ma non è la più comune tra le iscrizioni di Cartagine... [ma] è al contrario molto diffusa in Sardegna: è la regola sulla Pietra di Nora e compare in quattro esempi a Sulki, dove le stele inscritte sono poche e spesso frammentarie".
La stele misura 37 x 20 x 7 cm.
L'immagine di Persefone include un diadema sulla testa, coperto da un velo, e tiene in mano un mazzo di fiori. È incorniciata da due colonne doriche, sotto un'area triangolare contenente una pantera accovacciata con la testa rivolta all'indietro. L'antefissa destra ha una palma nana a undici foglie; il lato sinistro è rotto.
L'iscrizione è stata letta come segue:
Trascrizione: ndr ʿbdk mlkytn hšpṭ bn mhrbʿl hšpṭ
Traduzione: Voto del tuo servo MLKYTN il suffeta, figlio di MHRBʿL il suffeta.